.:: 51° Rally di Monte Carlo: La vittoria più prestigiosa ::.

La prima gara della stagione 1983 si apre, come da tradizione, con il RALLY di MONTECARLO. La squadra corse Lancia schiera 3 equipaggi ufficiali: Alen-Kivimaki, Roehrl-Geistdorfer, neo-acquisto dall'OPEL, e Andruet-Biche. Una quarta "037" è affidata all'equipaggio Serpaggi-Neri. Il risultato, contro ogni pronostico che vedeva favorite le AUDI, è clamoroso: Roehrl e Alen rispettivamente al primo e secondo posto. Il miglioramento della "037", ottenuto nonostante il poco tempo concesso dal calendario agonistico e anche il fatto che questa prova mondiale, tipicamente invernale, si svolga su strade quasi totalmente prive di neve, cosa che non accade spesso nel "MONTE", esalta il successo dei piloti Lancia che diviene a conti fatti strepitoso. Con Andruet che da autenticamente spettacolo dopo essere stato attardato dalla rottura del compressore (termina all'8° posto), essi prevalgono in oltre il 70% delle prove speciali. La supremazia LANCIA è anche frutto dell'accorta regia di Cesare Fiorio che disponendo di un efficiente servizio di ricognizione nei tratti chiave della gara riesce a minimizzare lo svantaggio delle "037" nei confronti delle "AUDI QUATTRO" ove queste ultime possono giocare il tutto per tutto grazie alla trazione integrale.
La chiave di volta di questo gioco delle parti è l'impiego di pneumatici chiodati soltanto sulle ruote posteriori. I meccanici della squadra LANCIA si segnalano per la rapidità con cui riescono a sostituirli.
Nelle foto a lato uno splendido passaggio di Walter Roehrl, il secondo posto di Markku Alen e il podio iridato targato LANCIA-MARTINI. Nella foto sotto, invece, il commento della "Gazzetta dello Sport" circa la vittoria delle "037".

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.:: L'importanza dei pneumatici ::.

Il 51° Rally di Montecarlo si è concluso in maniera vittoriosa per i piloti della scuderia MARTINI RACING, i quali hanno manifestato piena soddisfazione per il lavoro svolto dal team e soprattutto per i test invernali svolti dalla PIRELLI, che ha fornito loro dei pneumatici pressochè perfetti su ogni tipo di fondo. Il segreto di questo successo va ricercato nell'esperienza, nella tecnologia e nelle ricerche che l'azienda italiana ha saputo fare in un laboratorio severo chiamato FORMULA 1. I regolamenti introdotti nella stagione 1982 hanno imposto soluzioni tecniche costruttive decisamente innovative, che hanno portato le macchine di formula uno ad avere un effetto suolo ridotto. I carichi aerodinamici sono diminuiti del 35% e pertanto è stato necessario studiare nuove mescole di pneumatici per ottenere la giusta aderenza. Gli studi si sono concentrati sulla struttura stessa del pneumatico, con una mescola più morbida e con nei fianchi un elemento ammortizzante atto a smorzare il moto oscillatorio che si innesca nella carcassa, come una serie di rimbalzi nella fase di "ritorno" dopo ogni schiacciamento. Il fianco ammortizzante è stato introdotto quindi anche sui pneumatici della LANCIA 037 e sui fondi sconnessi e asciutti del MONTE CARLO si è rivelato estremamente performante e vincente.
Tra i diversi tipi di mescole, preparate appositamente per il MONTE CARLO, due in particolare sono state utilizzate con successo: la Y14, particolarmente adatta all'impiego dell'intenso freddo notturno e la PA86, più rigida della precedente e adatta alle prove speciali diurne. L'alternarsi di questi due tipi di pneumatici ha reso la 037 pressochè imbattibile, sia sulle speciali asciutte che su quelle umide e con presenza di tratti di verglass. L'elemento ammortizzante sui fianchi dei pneumatici è ancora più efficace se si parla di pneumatici da sterrato. Nelle prove in Portogallo, subito dopo il MONTE la vettura torinese guadagnava da 1 a 1.5 secondi per ogni Km rispetto ai precedenti test svolti su terreni accidentati. Un particolare questo di grande importanza che ha reso la 037 veloce su ogni tipo di terreno e vincitrice del campionato del mondo 1983.

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